Le braccia........
14-01-2009 - allenamento e preparazione
Le braccia in corsa
Le braccia sono fondamentali per l´equilibrio durante la deambulazione e quindi nella corsa in genere. L´azione delle braccia è condizionata dai muscoli e articolazioni che costituiscono l´arto superiore e mobilizzano la spalla, il braccio, l´avambraccio e la mano. Il movimento del corpo umano, e quindi delle braccia , è dato da un´azione sinergia di diverse muscoli che vengono messi in azione, muscoli che si contraggono (agonisti) e muscoli che si allungano (muscoli antagonisti). Ad esempio, se fletto il braccio il muscolo bicipite (anteriore del braccio) si contrae , mentre il muscolo tricipite (posteriore al braccio) si allunga per permettere un movimento regolare e controllato. Da queste breve dissertazione si capisce come il movimento delle braccia in corsa è condizionato da una serie di fattori:
Dalla posizione del capo, se il capo è troppo pronunciato in avanti creerà tensione ai muscoli posteriori e laterali del collo, la quale tensione si trasmettere alle spalle e quindi alle braccia, il tutto porterà a una non scioltezza muscolare durante la corsa con eccessivo consumo di energia;
Dalla scioltezza muscolare/articolare del cingolo scapolo/omerale: se la parte superiore della spalla, quindi del cingolo scapolo/omerale è troppo tesa per eccessivo carico muscolare, eventualmente causato da un potenziamento (muscoli deltoidi) con i pesi in palestra, e da una scarsa elasticità, questa condizione non permetterà una corsa fluida e redditizia;
Dalla scioltezza della mani: se quando corriamo abbiamo le mani troppo chiuse, e quindi strette si creerà tensione che si ripercuoterà sull´avambraccio e quindi sul braccio propriamente detto;
Dal posizionamento delle stesse braccia: se le braccia sono troppo flesse verso il busto creeranno molta tensione e non agevoleranno una corsa fluida e redditizia, inoltre non si troverà un ottimo assetto di corsa naturale.
Analizzando la posizione delle braccia in corsa si può affermare che le braccia dovrebbero avere un apertura naturale dell´angolo avambraccio/braccio tenendo presente che le mani/polsi dovrebbero sfiorare le creste iliache, cioè direzione del bacino. Un apertura ulteriore dell´angolo avambraccio/braccio costituirebbe una posizione non naturale del movimento umano, allo stesso tempo un angolo avambraccio/braccio troppo chiuso creerebbe tensione alle spalle con spreco eccessivo di energia e con una corsa alquanto macchinosa e con poca scioltezza. Come abbiamo pocanzi accennato è fondamentale che tutti i muscoli che caratterizzano la parte superiore del corpo sia flessibile e poco muscolose. Avete sicuramente visto correre qualche soggetto che svolge attività in palestra con i pesi utilizzando carichi eccessivi, e nel momento in cui li vedi correre sembrano "tutto d´un pezzo", proprio perché la loro massa muscolare e la loro poca elasticità non gli permette di avere una corsa fluida e redditizia. Quindi il consiglio per un assetto corretto e redditizio delle braccia è lavorare sulla posizione corretta delle braccia non tralasciando l´elasticità delle strutture che costituiscono l´arto superiore e il busto. Bisogna ricordarsi che il nostro corpo umano è una macchina perfetta e complessa, la risultanza di numerose connessioni, di conseguenza anche il movimento della corsa è caratterizzato da un interconnessione ed equilibrio di diverse strutture anatomo/funzionale. Buona corsa!
Fonte: runningzen
Le braccia sono fondamentali per l´equilibrio durante la deambulazione e quindi nella corsa in genere. L´azione delle braccia è condizionata dai muscoli e articolazioni che costituiscono l´arto superiore e mobilizzano la spalla, il braccio, l´avambraccio e la mano. Il movimento del corpo umano, e quindi delle braccia , è dato da un´azione sinergia di diverse muscoli che vengono messi in azione, muscoli che si contraggono (agonisti) e muscoli che si allungano (muscoli antagonisti). Ad esempio, se fletto il braccio il muscolo bicipite (anteriore del braccio) si contrae , mentre il muscolo tricipite (posteriore al braccio) si allunga per permettere un movimento regolare e controllato. Da queste breve dissertazione si capisce come il movimento delle braccia in corsa è condizionato da una serie di fattori:
Dalla posizione del capo, se il capo è troppo pronunciato in avanti creerà tensione ai muscoli posteriori e laterali del collo, la quale tensione si trasmettere alle spalle e quindi alle braccia, il tutto porterà a una non scioltezza muscolare durante la corsa con eccessivo consumo di energia;
Dalla scioltezza muscolare/articolare del cingolo scapolo/omerale: se la parte superiore della spalla, quindi del cingolo scapolo/omerale è troppo tesa per eccessivo carico muscolare, eventualmente causato da un potenziamento (muscoli deltoidi) con i pesi in palestra, e da una scarsa elasticità, questa condizione non permetterà una corsa fluida e redditizia;
Dalla scioltezza della mani: se quando corriamo abbiamo le mani troppo chiuse, e quindi strette si creerà tensione che si ripercuoterà sull´avambraccio e quindi sul braccio propriamente detto;
Dal posizionamento delle stesse braccia: se le braccia sono troppo flesse verso il busto creeranno molta tensione e non agevoleranno una corsa fluida e redditizia, inoltre non si troverà un ottimo assetto di corsa naturale.
Analizzando la posizione delle braccia in corsa si può affermare che le braccia dovrebbero avere un apertura naturale dell´angolo avambraccio/braccio tenendo presente che le mani/polsi dovrebbero sfiorare le creste iliache, cioè direzione del bacino. Un apertura ulteriore dell´angolo avambraccio/braccio costituirebbe una posizione non naturale del movimento umano, allo stesso tempo un angolo avambraccio/braccio troppo chiuso creerebbe tensione alle spalle con spreco eccessivo di energia e con una corsa alquanto macchinosa e con poca scioltezza. Come abbiamo pocanzi accennato è fondamentale che tutti i muscoli che caratterizzano la parte superiore del corpo sia flessibile e poco muscolose. Avete sicuramente visto correre qualche soggetto che svolge attività in palestra con i pesi utilizzando carichi eccessivi, e nel momento in cui li vedi correre sembrano "tutto d´un pezzo", proprio perché la loro massa muscolare e la loro poca elasticità non gli permette di avere una corsa fluida e redditizia. Quindi il consiglio per un assetto corretto e redditizio delle braccia è lavorare sulla posizione corretta delle braccia non tralasciando l´elasticità delle strutture che costituiscono l´arto superiore e il busto. Bisogna ricordarsi che il nostro corpo umano è una macchina perfetta e complessa, la risultanza di numerose connessioni, di conseguenza anche il movimento della corsa è caratterizzato da un interconnessione ed equilibrio di diverse strutture anatomo/funzionale. Buona corsa!
Fonte: runningzen