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Il Miele

13-01-2009 - alimentazione
Il miele: dalla natura l´integratore ideale per l´atleta (e non solo...)
Il miele: alimento adatto a tutti
Osservatorio Nazionale Miele, 25 gennaio 2007


Il miele deve le sue caratteristiche soprattutto alla natura, alla provenienza della materia iniziale. Il nettare è una sostanza zuccherina che le piante producono proprio per attirare gli insetti, che si fanno così vettori inconsapevoli dei polline, l´elemento fecondante, che viene in questo modo trasportato su altri fiori. Piante diverse danno nettari diversi e di qui nasce la varietà del prodotto.
Altro materiale di partenza per la formazione del miele è la melata, in questo caso, è la linfa stessa delle piante, della quale si nutrono insetti quali gli afidi e le cocciniglie. Il surplus di sostanza zuccherina non utilizzata da questi insetti viene riciclata dalle api per produrre miele.
Il miele è formato quasi esclusivamente da zuccheri: questi infatti rappresentano dal 95 a più del 99 % della sostanza secca e gli zuccheri semplici, fruttosio e glucosio, ne costituiscono la maggior parte (85-95 %), generalmente con prevalenza del primo. Le proprietà fisiche e nutrizionali del miele sono dovute in gran parte a questa composizione e, in particolare, all´alto contenuto in fruttosio.
In una dieta equilibrata lo spazio destinato agli zuccheri semplici (alimenti dolci in genere) è piccolo: anche secondo l´opinione comune, infatti, "i dolci fanno male". In realtà, come per ogni alimento, i dolci non fanno né bene né male: tutto dipende dalle quantità in relazione con le esigenze (o i problemi) dell´organismo. E poi c´è dolce e dolce.
Tra i "dolci" il miele è il più ricco di zuccheri semplici e l´unico che deve tutte le sue caratteristiche alla natura (piante e api) in quanto non subisce alcuna manipolazione da parte dell´uomo per arrivare sulla nostra tavola. Il grande vantaggio del miele è di poter apportare all´organismo calorie prontamente disponibili, senza richiedere processi digestivi e senza apportare, nel contempo, sostanze indigeribili o dannose. Da questo deriva il suo valore nutrizionale sia per le persone sane che deperite o ammalate.
In particolare nell´alimentazione degli atleti, o comunque di chiunque stia svolgendo un esercizio fisico, può svolgere un ruolo molto importante ed è consigliabile assumerlo subito prima, durante e anche dopo lo sforzo, per favorire il recupero. In tal senso il miele costituisce un insostituibile energetico naturale. Anche per chi non lavora di braccia ma di cervello il miele può essere utile: è noto infatti che il sistema nervoso può svolgere regolarmente le proprie funzioni solo se sufficientemente nutrito grazie a un costante apporto di glucosio con la circolazione sanguigna. Lontano dai pasti il calo del tenore di glucosio nel sangue (glicemia) può farci perdere di lucidità, attenzione, efficienza intellettuale: un cucchiaino di miele può ripristinare all´istante la funzionalità mentale.
Nelle persone deperite (anziani, inappetenti) o malate le stesse proprietà divengono molto più preziose: quando un malato, per diversi motivi, non è in grado di nutrirsi a sufficienza, una piccola quantità di miele sciolto in un po´ d´acqua può ridargli le forze.
Il miele quindi è un alimento adatto a tutti. O quasi tutti: quando, per esempio, una dieta è già squilibrata per eccesso di alimenti dolci, aggiungere miele non fa bene, mentre possono aversi dei vantaggi se una piccola quantità di miele prende il posto degli alimenti zuccherini normalmente consumati. Il miele inoltre non è consigliabile per quelle persone che presentano dei problemi nel metabolismo degli zuccheri (diabete), a meno che non venga inserito nella dieta su indicazione del medico specialista. Chi deve ridurre drasticamente il livello di calorie ingerite (obesi in cura dimagrante) deve fare attenzione all´uso del miele come alimento, in quanto bisogna ricordare che l´apporto energetico del miele è notevole (320 kcal/100 g).
Ma anche per chi ha tendenza a ingrassare il miele può essere utilizzato come dolcificante con dei vantaggi rispetto allo zucchero. Infatti l´elevato contenuto in fruttosio di tutti i mieli, e in particolare di quello di acacia, è responsabile dell´elevato potere dolcificante. Quando si usa miele per correggere il sapore di un cibo (per esempio una macedonia, uno yogurt) o di una bevanda (tè, latte, spremute ecc.) si usa, in realtà, una quantità di sostanze nutrienti un po´ inferiore rispetto a quello che si farebbe utilizzando zucchero da cucina (saccarosio), in quanto il miele è "più dolce" dello zucchero. Questo comporta un piccolo risparmio di calorie, che può comunque essere utile per chi è a dieta.
Al miele sono tradizionalmente attribuite proprietà più ampie di quelle fino ad ora descritte; quanto di quello che la tradizione ci ha tramandato è oggi confermato dalla moderna scienza dell´alimentazione e dalla medicina? Una parte delle attività tradizionali sono spiegabili in termini più di tipo culturale che medico-scientifico. Il miele, infatti, ha rappresentato, per millenni, l´unico alimento zuccherino concentrato: le sue caratteristiche obiettive di unicità, rarità, elevata attrattività e alto valore alimentare hanno ben presto portato, nella storia dell´umanità, a considerarlo legato alla divinità e ad aggiungere significati simbolici, magici e terapeutici al suo utilizzo in campo umano. Altre attività, invece, sono da ascriversi alla sua composizione zuccherina e comuni, quindi, agli altri alimenti prevalentemente glucidici. Non a caso lo zucchero stesso, nel momento in cui venne introdotto in Europa, veniva considerato come un rimedio da utilizzarsi con cautela, per guarire molte malattie.
La ricchezza del fruttosio conferisce al miele alcune proprietà che gli altri alimenti dolci non hanno. A questo zucchero si deve il maggior potere dolcificante e anche il prolungato effetto energetico del miele: il glucosio viene bruciato immediatamente mentre il fruttosio deve prima subire una piccola trasformazione e resta quindi disponibile per l´organismo un po´ più a lungo. Il fruttosio è dotato di proprietà emollienti, umettanti e addolcenti che possono essere utili sia a livello del cavo boccale e della gola che dello stomaco e dell´intestino. Ha un´attività molto blandamente lassativa. E´ indispensabile per lo smaltimento delle sostanze tossiche e nocive, derivate dal metabolismo o ingerite dall´esterno, che si accumulano nel fegato. Anche riferendoci alla sola composizione zuccherina troviamo quindi numerosi vantaggi del miele rispetto allo zucchero.
Alcuni usi infine trovano una spiegazione in caratteristiche scientificamente provate del miele ed esclusive di questo alimento. Tra queste ultime l´attività biologica più interessante è quella antibatterica, del miele tal quale (dovuta alla concentrazione zuccherina e al suo pH acido) o disciolto in acqua. Quest´ultima attività veniva riferita col nome generico di "inibina". Si è dimostrato che l´attività antibatterica del miele diluito sarebbe dovuta all´azione della glucoso-ossidasi contenuta. Questo enzima, inattivo nel miele tal quale, produce, in particolari condizioni di diluizione, acqua ossigenata e acido gluconico a partire dal glucosio e sarebbe l´accumulo di acqua ossigenata (che viene successivamente distrutta) a conferire attività antibiotica a soluzioni di miele. Questo meccanismo avrebbe il significato biologico di proteggere dall´attacco microbico il miele in formazione (quando ancora non è efficiente il sistema di inibizione dovuto alla elevata concentrazione zuccherina). Oltre a questo sistema antibiotico, nel miele sono presenti altre sostanze, di natura diversa, che possiedono questo stesso tipo di attività (polifenoli). Questo complesso di sostanze e attività sono alla base di molti degli utilizzi tradizionali casalinghi del miele (per esempio nel caso di malattie da raffreddamento, mal di gola e per gli usi esterni su bruciature, piaghe e ferite).
Molte sono le sostanze che sono state identificate nel miele: non conosciamo ancora tutto, però. Sappiamo, per esempio, che il miele, oltre agli zuccheri contiene un po´ tutti gli altri principi alimentari, anche se in quantità piccolissime e tali da non essere quantitativamente importanti sul piano nutrizionale. Sappiamo che contiene acidi, sali minerali, enzimi. Molto poco sappiamo sulle sostanze che derivano dalle piante che hanno prodotto il nettare che sono presenti in piccolissime quantità e che conferiscono al miele le particolari caratteristiche di colore e aroma. Quello che sappiamo, o che intuiamo, sulla composizione del miele e sull´attività dei suoi elementi ci indica che il miele è un alimento complesso, integralmente naturale, che può contribuire a rendere la nostra alimentazione più equilibrata e salutare, anche se non siamo in grado di attribuire a ogni componente una precisa funzione.

Fonte: Osservatorio Nazionale Miele



Fonte: Osservatorio Nazionale Miele

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